Mia nonna a volte mi raccontava delle storielle.
Durante la guerra in Africa due militari dovevano rientrare alla base ed erano sotto il sole pieno, accalorati e sudati e anche assetati. Ma avevano una sola borraccia. Camminavano in fila e chi stava davanti teneva la borraccia per se ed ogni tanto beveva un sorso. La strada era lunga e la fatica di camminare sotto il sole annebbiava le idee. Ma chi stava dietro invidiava il suo commilitone davanti e avrebbe voluto portargli via la borraccia. Colui che stava davanti, invece, andava imperterrito e ogni tanto prendeva un sorso.
Hanno camminato così a lungo ma colui che stava dietro nonostante la stanchezza e la sete e la rabbia di non poter dare nemmeno un sorso, trovò la forza di arrivare in fondo. Alla fine, arrivati al campo militare il militare che stava dietro scoprì la verità. La borraccia era vuota e il militare davanti aveva fatto finta di bere.
Questa storia vera, ha un’analogia nella vita di ogni giorno.
Chi sta avanti non ha nessun privilegio, ma se conosce fatti ed eventi cammina tracciando il percorso per arrivare alla fine. Ma soffre delle stesse condizioni di vita. Fa il suo percorso e chi lo segue, se si fida trova la traccia già segnata. Ed entrambi arrivano alla meta e li trovano rifugio e ristoro. Il percorso non è facile per nessuno. Ma tutti insieme ci sosteniamo e passiamo le stesse traversie e tutti abbiamo la stessa meta.
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